Giocare e studiare con il 128S

Come accennato in precedenza, è stato portato a termine il lavoro di digitalizzazione dei floppy e scansione di tutte le copertine e manuali che mi sono stati gentilmente forniti in prestito. Quando il 128S era uscito sul mercato, Olivetti aveva commissionato a diverse aziende di software italiane, il faticoso lavoro di “traduzione” e adattamento di materiale preesistente, confezionato per i computer della BBC a partire dal glorioso electron. Non dimentichiamo che generazioni di ragazzini e adolescenti hanno studiato per anni nelle scuole britanniche su computer BBC Acorn. Quindi salta subito all’occhio una notevole differenza tra un computer domestico nato per “giocare” come una consolle ed un altro concepito per “studiare”. L’idea naufragata del PRODEST era probabilmente concepita sulla falsa riga dei suoi predecessori britannici. L’illusione con questi software didattici di entrare nelle scuole o nelle case promettendo ai genitori che il 128S potesse essere un supporto informatico fatto per studiare piuttosto che giocare è completamente naufragata. I motivi principali sono da attribuirsi al fatto che il 128S è uscito davvero troppo tardi, ormai in quegli anni circolavano già i primi PC MS-DOS con una infinita collezione di programmi didattici molto più performanti e versatili. Se prendiamo ad esempio un COMMODORE, non ho memoria in quegli anni di qualcuno che si cimentasse a “giocare” con le equazioni dei GAS o progettare algoritmi in linguaggio macchina. Ricordo invece che praticamente tutti utilizzavano il loro computer a casa come una consolle di gioco che poi sarebbe diventata la PS1, PS2, XBOX e via dicendo. Insomma il computer domestico (home computer) era nella maggioranza dei casi un accessorio che prometteva di essere professionale ed a basso costo, fatto anche per lavorare, ma che alla fine si riduceva ad un banale strumento videoludico. Però come sempre accade una piccolissima percentuale di “illuminati” perseveranti e spinti probabilmente da scarsi mezzi, si cimentava a esplorare le possibilità di cosa potesse fare questa scatola grigia con i loghi della piramide. Molti di quei ragazzini sono diventati ingegneri, sistemisti o comunque hanno trovato da adulti un impiego in campo tecnico o industriale. Certamente questa idea di informatizzare i bambini nelle scuole è riuscita nel regno unito, ma per i motivi che ben sappiamo infinitamente praticamente nulla in Italia. Ora quasi a ridosso della pensione ci ritroviamo dopo quasi 40 anni davanti a questi software che all’epoca erano introvabili e costosissimi. Personalmente trovo interessante studiare e vedere cosa si poteva fare con questo computer perché in un certo senso la sensazione lacunosa rimane, un pò come tutta la vicenda legata a questo progetto naufragato dei PRODEST di Olivetti. Tutti i software tradotti in Italia e distribuiti da INTERDACTA sono originariamente prodotti da AVP Computing, ASK (Applied Systems Knowledge Ltd) e Chelsea College of Science and Technology & BBC. Ma la lista dei produttori di software scolastici in realtà comprende centinaia di case produttrici e migliaia di applicativi. Potete verificare voi stessi nella sezione educativi del sito flaxcottage.com. Purtroppo manca ancora qualche titolo dal listino originario Olivetti che per ragioni che non coprendiamo non ci sono stati ancora forniti per poter effettuare il recupero da parte del gruppo PC128S. Se qualcuno avesse informazioni che possano aiutarci a completare il lavoro di recupero e completare dopo 40 anni il listino originario, mi contatti tramite email.